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Cambiare Sesso: Tutto Quello che Devi Sapere

Cambiare sesso è diverso per ogni persona. Questo percorso non è sempre diretto, ma può essere lungo e continuo o avvenire in breve tempo.

Come Cambiare Sesso

In molti si chiedono come si fa a cambiare sesso. Questo percorso è costituito da tre diversi passaggio, più uno che non si deve necessariamente affrontare.

Per prima cosa, occorre affrontare un iter psicologico che ha l’obiettivo di ricevere una relazione in cui viene diagnosticata la disforia di genere. In genere, affidarsi a un’assistenza psicologica è particolarmente efficace per affrontare nel modo migliore la transizione.

Il successivo passaggio è quello che prevede una visita presso un endocrinologo. In questo caso ci si deve rivolgere a un medico specializzato che deve prescrivere delle precise terapie. Queste si dividono in cura ormonale femminilizzante, nel caso di transizione MtF, o mascolinizzante, per chi affronta il percorso FtM.

Lo step tre è quello legale in cui è necessario presentare la documentazione e la richiesta al tribunale di competenza, così che si ottenga una sentenza di autorizzazione per la rettifica dell’attribuzione sessuale e della modifica del nome.

Infine, un ultimo passaggio che completa l’analisi sul come cambiare sesso: sottoporsi a operazioni chirurgiche. Questo step non è obbligatorio, ma aiuta chi affronta la transizione ad adeguare i propri caratteri fisici a quelli modificati nei documenti.

Da poco tempo per il cambio del sesso non è più obbligatorio effettuare operazioni chirurgiche. A prevalere è stato, infatti, il fattore psicologico rispetto alla componente medica.

Le tempistiche che riguardano l’iter di transizione non sono uguali per tutti, quindi non si può dare una stima precisa. Molto dipende da diversi elementi e dai bisogni della persona che sta affrontando questo percorso.

Ma vediamo subito qual è la…

Procedura Operazione per Cambiare Sesso

L’operazione per cambiare sesso è quel passaggio eventuale che può concludere l’iter di una persona che sta affrontando un percorso di transizione.

Operazione per cambiare sesso

Il passaggio che anticipa l’intervento è la terapia ormonale, indicata da un endocrinologo. Grazie agli ormoni, infatti, è possibile iniziare a cambiare i propri tratti sessuali secondari.

Questo tipo di cura aiuta anche a:

  • evitare che si evidenzino manifestazioni del corpo che fanno parte del proprio sesso di appartenenza. Gli esempi più comuni sono la barba che cresce e l’arrivo del ciclo mestruale;
  • apportare modifiche al tono della voce;
  • modificare i muscoli del corpo.

Chi decide di effettuare delle operazioni per il cambio dei caratteri sessuali può procedere in diversi modi, ovvero:

  • modificare i caratteri sessuali primari (ovvero genitali e organi riproduttivi);
  • cambiare i caratteri sessuali secondari (seno, ciclo mestruale, massa muscolare, tono della voce e così via).

La chirurgia aiuta a modificare i tratti sessuali primari, mentre per quelli secondari basta anche la cura tramite ormoni.

Ma come funziona…

Cambiare Sesso in Italia

Chi decideva in passato di cambiare sesso in Italia doveva attenersi alla “legge 164/1982”, la prima indicazione nel nostro Paese riferita a questo tema. In questo caso, però, la persona era obbligata ad affrontare anche delle operazioni chirurgiche. Le procedure da sostenere in Tribunale erano due, ovvero:

  • richiedere e ricevere l’autorizzazione per procedere all’operazione chirurgica per la rettifica del genere;
  • successivamente all’intervento, ricevere l’autorizzazione per il cambio di nome e sesso sui documenti.

Nel 2011, con la “legge 150/2011 (art. 31)” non si è riusciti a chiarire il tema dell’obbligo dell’intervento chirurgico, con i tribunali che non erano in grado di garantire conformità nelle sentenze.

A partire dal 2015 sono arrivate importanti novità anche nel nostro Paese, con l’eliminazione dell’obbligo di eseguire l’operazione chirurgica, ma facoltativo.

E ancora:

Avvocato per Cambiare Sesso

Nel nostro Paese l’avvocato per cambiare sesso non deve avere una specializzazione formale. Ognuno di questi professionisti, infatti, può affrontare processi di ogni genere.

Avvocato per cambiare sesso

Chi deve affrontare un percorso di transizione, quindi, può scegliere di affidarsi al proprio legale di fiducia per la richiesta di rettifica del sesso. Naturalmente, scegliere un professionista che abbia già avuto esperienza in questo campo offre diversi vantaggi, soprattutto dal punto di vista economico.

Un avvocato che riesce a far durare meno tempo la procedura, permette al cliente che deve affrontare il percorso di transizione, già abbastanza oneroso, di non sprecare denaro. Un legale specializzato nei procedimenti di rettifica del sesso, gioca sicuramente un ruolo determinante per la buona riuscita dell’iter in tribunale.

Inoltre, un professionista specializzato assicura anche una migliore competenza in questa materia e sul tipo di strategie mettere in atto. Questo percorso, infatti, non è un procedimento che va sempre a buon fine, ma spesso i tribunali non accettano i ricorsi.

Un avvocato e il suo cliente devono affrontare un processo vero e proprio, con l’obiettivo di ottenere dal giudice l’autorizzazione per procedere con il cambio del sesso. Ecco perché bisogna affidarsi a un legale che strutturi in maniera precisa e accurata l’argomentazione da presentare in tribunale.

Ti starai chiedendo:

Quali Sono i Costi

Una delle ricerche online più comuni che viene effettuata da una persona che sta per affrontare un percorso di transizione è: cambiare sesso costo. Dare una risposta a questa domanda, però, non è semplice, considerando che la somma totale da sostenere durante tale percorso varia in base al proprio reddito personale.

Nel calcolo non bisogna includere il reddito dei familiari che convivono con l’interessato, dato che la transizione è un diritto personale. Chi possiede un reddito che non supera i 11.493,82 euro, i costi che riguardano l’iter legale e l’avvocato saranno affrontati dallo Stato.

Nel caso contrario, con un reddito che supera la cifra appena indicata, si dovranno pagare personalmente le spese legali, che ammontano a una cifra che si aggira intorno ai 1.800 euro. Ovviamente, questa è una stima approssimativa, perché ogni persona che intende cambiare sesso e supera il reddito limite dovrà richiedere dei preventivi ai legali che ritiene preparati per assisterlo durante il processo.

Molto dipende anche dal proprio caso e dal tribunale di competenza che, trattandosi di una materia abbastanza particolare, richiede il pagamento di tasse per il processo che cambiano da un luogo all’altro.

Inoltre, nell’iter di transizione occorre sommare anche altri costi, che variano da persona a persona e non possono essere uguale per tutti. Tra tali elementi citiamo:

  • l’iter psicologico che, per una seduta, ha un prezzo medio che si aggira tra i 50 e i 100 euro. Mentre, per la relazione conclusiva si dovrà affrontare una spesa che va dagli 85 ai 250 euro. Affidandosi al Servizio Sanitario Nazionale il prezzo per ognuno di questi due servizi è di circa 35 euro;
  • la terapia ormonale che, da uno specialista privato, ha un costo medio per seduta che si attesta sui 65 euro, mentre con il Servizio Sanitario Nazionale scende a 35 euro.

Infine, analizziamo la parte psicologica di questa pratica.

Cambiare Sesso e Psicologia: Parola agli Esperti

‍Quando una persona percepisce che sta vivendo la propria vita in un ruolo di genere che non sente suo, potrebbe essere esposta a diversi rischi e conseguenze come, ad esempio:

Se questo tipo di sensazione viene avvertita da bambini o da adolescenti, si rischia di trovarsi in età adulta ad abusare di alcol e droghe. In molti casi, la persona può anche provocarsi ferite, esprimere comportamenti sessuali particolarmente estremi e, nel peggiore dei casi, tentare il suicidio.

Cambiare sesso psicologia

Queste situazioni provocano un forte disagio e possono compromettere in maniera determinante anche la vita sociale dell’interessato, con ripercussioni anche in altri ambiti, come quello relazionale o lavorativo.

Proprio per tali motivi è fondamentale intervenire subito, soprattutto quando questi comportamenti e disagi vengono manifestati in prima e durante l’adolescenza.

Cambiare sesso psicologia è un tema molto affrontato dagli esperti, che hanno i mezzi per poter dare un sostegno alle persone che manifestano tali disagi e hanno le competenze per poter riscontrare possibili comorbidità.

Uno psicologo o uno psichiatra, quindi, dovrà intervenire sulla transfobia interiorizzata. Si tratta di andare a individuare un possibile malessere che nasce dall’interiorizzazione di comportamenti negativi, pregiudizi, discriminazioni e tanti altri atteggiamenti poco sani che le persone che hanno o stanno affrontando un percorso di transizione subiscono quotidianamente.

Grazie a un sopporto psicologico di professionisti, la persona che inizia un iter di cambio del sesso potrà ottenere un aiuto nel capire fino a dove è disposta ad arrivare attraverso il percorso di transizione.

Un altro aspetto determinante che uno psicologo deve affrontare riguarda l‘evitare che si crei una frattura tra la vita precedente al cambio di sesso (con eventuale operazioni chirurgica) e quella successiva. Bisogna, invece, fare in modo che questi due momenti vengano integrati fra loro, dando consapevolezza alla persona che esiste una linea continua che unisce il sé di prima a quello che attualmente vede.

Questa continuità deve concretizzarsi attraverso un’identità più forte e integrata nella società. Il primo passo, però, è quello di diagnosticare, in chi manifesta questi disagi, la disforia di genere tramite un’apposita perizia o una relazione.

Tale documento deve essere redatto da uno psichiatra o da uno psicologo. Ci si può rivolgere sia a uno studio privato che al Servizio Sanitario Nazionale. Lo psicologo lavora collaborando con i propri colleghi medici. Questo avviene perché la persona che affronta il percorso di transizione potrebbe soffrire di ansia, attacchi di panico, depressione e altri disturbi.

In altri casi, invece, si lavora a contatto con psichiatri per valutare la possibilità di intraprendere una terapia farmacologica.